Fotovoltaico Sudamerica 2016 – sfide e opportunità

Fotovoltaico Sudamerica 2016 – sfide e opportunità

In Sud America lo sviluppo del fotovoltaico e rinnovabili vive un momento di buona forma, almeno sulla carta. La riforma energetica è stata definitivamente lanciata in Argentina e Messico. Nel frattempo il Cile si è affermato come uno dei Paesi più interessanti a livello globale per gli investimenti nelle rinnovabili. Assente per malattia? Il Brasile.

 

Fotovoltaico Sud America 2016: in Argentina rinnovabili al via

Attraverso l’adozione del decreto 531, il governo argentino ha gettato le basi per far si che nel 2017 l’8% dell’energia generata provenga da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di aumentare la quota al 20% entro il 2025.

Con la creazione del Fondo per lo sviluppo delle energie rinnovabili, il governo Argentino ha stanziato 819 milioni di US $ celebrando nel mese di giugno la prima gara di acquisto per la realizzazione di 1.000 MW di capacità installata con fonti rinnovabili

 

Fotovoltaico Sud America 2016  – buone intenzioni in Messico

In Messico durante il Congresso internazionale sulle energie rinnovabili lo scorso maggio è stata annunciata l’intenzione di sviluppare strumenti per attrarre investimenti nel settore fotovoltaico. Oltre ai meccanismi d’asta, si sta valutando la possibilità di permettere la stipula di contratti PPA privati per accellerare lo sviluppo del fotovoltaico nel breve termine.

 

Fotovoltaico Sud America 2016 – sviluppo in Cile

In Cile, secondo un recente studio del Programma delle Nazioni Unite, gli investimenti nelle energie rinnovabili hanno raggiunto un valore complessivo di 3,4 milioni di US $ nel 2015, segnando un +151% rispetto al 2014. Questo nonostante i limiti derivanti dalle inadeguatezze della rete di distribuzione di energia elettrica. Ad oggi ci sono più di 2.500 MW di energie rinnovabili in costruzione che entreranno in operazione entro il 2018.

 

Fotovoltaico Sud America 2016 – Brasile paziente malato

Capitolo a parte riguarda il Brasile. La possibilità di un transizione energetica nel breve e medio termine verso le rinnovabili è severamente minacciata da due ragioni macroeconomiche. L’instabilità politica che è risultata nelle recenti dimissioni del Presidente Roussef ha aumentato drasticamente il rischio paese, non solo, l’instabilità politica ha interrotto la politica energetica del Paese. Il secondo fattore macroeconomico che attualmente condiziona il settore fotovoltaico riguarda l’attuale svalutazione del Real brasiliano nei confronti dell’Euro e del Dollaro. Nel vigente sistema d’aste per la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici, i business plan erano stati condotti con un valore del Real ben più elevato. L’attuale svalutazione dei guadagni (in Real) nelle autorizzazioni PPA accordate con il Governo, hanno reso negativi i business plan di migliaia di MWp.

Non solo, molti colossi europei e americani che prima della svalutazione avevano investito molte risorse nel mercato brasiliano si sono ritrovati con business plan e pipeline di investimenti in rosso, con la necessità di svendere tali portfolio per evitare il fallimento dell’intero business (esempio: la vendita di Isolux della propria pipeline di autorizzazioni in Brasile).

 

Sfide e opportunità

Nonostante il basso valore del petrolio, la crescita delle rinnovabili in America Latina è inarrestabile (Brasile escluso). I principali governi si sono impegnati a ridurre le emissioni CO2 attraverso una transizione verso le fonti alternative e rinnovabili.

Nelle diverse politiche energetiche nazionali è necessario proseguire con la standardizzazione delle regole, favorire gli investimenti interni ed esteri e coinvolgere la popolazione nella politica e transizione energetica. Nonostante le difficoltà interne l’America Latina ha un gran vantaggio rispetto ad altri continenti e Paesi, può trarre beneficio dall’esperienza di altri Paesi nel settore delle rinnovabili per sviluppare il proprio mercato e industria.

Contatta Milk the Sun per sapere di più sulle opportunità in Sud America.