IMU impianti fotovoltaici: novità 2016

IMU impianti fotovoltaici: novità 2016

L’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni circa la determinazione della rendita catastale per fabbricati in cui sono stati installati impianti fotovoltaici non integrati con il lastrico solare. La Legge di Stabilità aveva infatti anticipato la possibilità di escludere dal calcolo della rendita catastale a fini IMU/TASI “elementi funzionali ad uno specifico processo produttivo”, così come macchinari e impianti fotovoltaici “imbullonati” sugli edifici.

 

Dal 1 gennaio 2016 pannelli fotovoltaici non integrati con il fabbricato possono essere esclusi dal calcolo per la rendita catastale. La circolare 2/E/2016 ha fornito istruzioni in ordine alla rideterminazione della rendita catastale dei fabbricati strumentali a destinazione speciale e particolare, appartenenti alle categorie catastali D o E. Secondo il legislatore, impianti fotovoltaici o macchinari installati (p.e. inverter) sono ininfluenti ai fini della determinazione della rendita quando non hanno alcuna funzione strutturale nell’immobile dove sono ubicati. Vige invece il contrario per pannelli fotovoltaici che sono integrati nei tetti, i quali non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la superficie dove sono stati installati.

Secondo l’Agenzia delle Entrate per procedere con la stima diretta si dovrà tenere conto di 4 principali categorie:

  • suolo
  • costruzioni (esclusi i pannelli)
  • “elementi strutturalmente connessi al suolo che accrescono qualità e utilità”
  • “componenti impiantistiche funzionali al processo produttivo”

Sotto tali condizioni decorre il carattere di centrale elettrica (cd. opificio) per edifici su cui sono stati installati impianti fotovoltaici “imbullonati”, che secondo la precedente risoluzione dovevano essere accatastati nella categoria D/1 – opifici.

 

IMU impianti fotovoltaici 2016: ricalcolo della rendita catastale

L’Agenzia delle Entrate informa che per le unità immobiliari già censite è possibile richiedere un aggiornamento della rendita catastale che contempli l’esclusione degli impianti che, secondo i nuovi criteri, non intervengono più nella stima diretta. L’aggiornamento della rendita catastale deve essere condotto attraverso la procedura DOCFA (Documento Catasto Fabbricati), solitamente redatta da uno studio tecnico specializzato.

 

IMU impianti fotovoltaici a terra e su tetto

Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici a terra o su edificio installati su immobili già accatastati, secondo la circolare 36E, non deveno essere registrati autonomamente.  In questo caso solo ove il valore capitale o la redditività ordinaria dell’immobile già accatastato vengano incrementati oltre il 15% dal valore dell’impianto fotovoltaico, dovrà darsi luogo a rideterminazione in aumento dell’immobile accatastato, salvo non si rientri in una delle 3 fattispecie minori previste dalla circolare stessa. L’accatastamento di impianti era stato oggetto di un’interrogazione parlamentare lo scorso marzo 2015 tra il ex-viceministro allo sviluppo economico e l’On. Walter Rizzetto: accatastamento impianti fotovoltaici: si discute in parlamento.

https://it.blog.milkthesun.com/ottimizzare-un-impianto-fotovoltaico/aumentare-redditivita-impianto

Crediti immagine copertina: shutterstock/Baramee Thaweesombat