De Vincenti: i piani del governo sul fotovoltaico 2015

De Vincenti: i piani del governo sul fotovoltaico 2015

Martedi 03 marzo si è parlato di fotovoltaico in parlamento. Il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio de Vincenti ha indicato la posizione del governo in merito all’accatastamento e alla determinazione della rendita catastale di un impianto fotovoltaico, al fine di promuovere lo sviluppo di impianti di energia da fonti rinnovabili. Nell’interrogazione parlamentare promossa da Walter Rizzetto, deputato ex-M5S si parla di fotovoltaico, piani di sviluppo del Governo sulle rinnovabili e sulla calda tematica dell’accastamento degli impianti.

Secondo Claudio de Vincenti, vicemininistro allo Sviluppo economico, nonostante l’introduzione dello spalma incentivi, il settore del fotovoltaico gode di buona salute:

Anche dopo l’esaurimento della stagione degli incentivi del conto energia, il settore continua a svilupparsi grazie al forte calo del costo dei moduli, da un lato, e al mantenimento di altri incentivi pubblici, dall’altro, come la detrazione fiscale e il meccanismo dello «scambio sul posto»

Ed ha aggiunto in merito alle intenzioni del governo su uno sviluppo concreto delle rinnovabili:

Ricordo l’avvenuto raggiungimento da parte dell’Italia dell’obiettivo di penetrazione delle rinnovabili nel settore elettrico, con largo anticipo rispetto alla data prevista dallo scenario europeo

Secondo il governo quindi, il fotovoltaico si sta sviluppando a sufficienza con il sistema di “incentivi” attuali (scambio su posto e detrazioni fiscali), e non sussistono gli estremi per un ulteriore rilancio del fotovoltaico, essendo stati raggiunti gli obiettivi sulla produzione energetica da fonti rinnovabili. In una nota, il Viceministro ha aggiunto che è in corso un piano di sviluppo con Terna per migliorare la compatibilità delle fonti rinnovabili con il sistema elettrico nazionale, a fronte della non programmabilità di tali fonti (e.g. l’ assenza di vento o l’esposizione solare).

 

Walter Rizzetto: “la risposta non mi soddisfa”

Secondo Walter Rizzetto, in risposta all’intervento del Viceministro, lo sviluppo delle fonti rinnovabili attualmente non rispetta lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili secondo gli obiettivi posti dal protocollo di Kyoto, poi sostituito dal protocollo di Bari. L’Italia sul fotovoltaico ha fatto solo passi indietro, prosegue l’On. Rizzetto, ricordando il cambio di tariffe incentivanti introdotte dai diversi conti energia, l’introduzione di marche da bollo ENEL sulle pratiche per l’installazione di impianti fotovoltaici, lo spalma incentivi e la recente iniziativa di installare contatori sugli impianti volti all’autoconsumo, con molti dubbi circa le vere finalità.

L’On. Rizzetto critica non solo il sistema di accastamento corrente, come ulteriore mossa per penalizzare coloro che si erano avvicinati al fotovoltaico, ma la volontà del governo a penalizzare un settore in crisi, che fino ad alcuni anni fa era riuscito a creare posti di lavoro ed investimenti. Insoddisfatto della risposta, indica l’On. Rizzetto, saranno presi provvedimenti in sede di Commissione al fine di cambiare l’attuale andamento normativo e conclude:

Immagino che produttori, cittadini, fruitori di questo tipo di energie non le chiedano, Viceministro, un sesto conto energia. Le chiedono semplicemente di rispettare le regole, le regole che di fatto erano state firmate attraverso un accordo tra il privato e coloro che installavano impianti, tra il privato e GSE, tra il privato e l’Agenzia delle entrate.

A breve uno speciale sul sistema di revisione e accastamento degli impianti fotovoltaici.

Fonte: Trascrizione degli interventi in Camera dei Deputati