Girotto, M5S: “Per un futuro con rinnovabili serve certezza di diritto”

Girotto, M5S: “Per un futuro con rinnovabili serve certezza di diritto”

Ogni giovedì lo speciale “4 domande a” sulle tematiche di transizione energetica, futuro fotovoltaico, crisi del settore e investimenti green. In questo numero ospite Gianni Girotto, senatore per il Movimento 5 Stelle. Nell’intervista si parla della necessità di una stabilità di diritto per una vera rinascita del mercato fotovoltaico che permetta agli investitori di pianificare i propri investimenti. Per una vera transizione energetica è necessaria una politica di sviluppo che abbandoni le fonti fossili e favorisca investimenti nell’efficienza energetica.

 

Di seguito l’intervista. Ringraziamo l’On. Gianni Girotto per la disponibilità. Riportiamo una nota dell’autore circa la brevità delle risposte.

Cortesi,

Vi ringrazio per l’interessamento.

Premetto che, come certamente saprete, nel mio blog istituzionale www.portavocegirotto.it, da più di un anno riporto le mie attività e le mie considerazioni proprio sulle tematiche energetiche di Vostro interesse, quindi Vi rimando a tale sito per tutte le informazioni che non riuscirò ad approfondire nelle risposte seguenti, che saranno estremente brevi per motivi di tempo, avendo ripeto io espresso le mie considerazioni sul tema in questi 2 ultimi anni.

Distinti Saluti,

Gianni Girotto

Nell’ultimo anno il fotovoltaico è stato ben maltrattato: si è abbassato il tasso di ammortamento, si è introdotto l’IMU, si è dimezzato il valore dei prezzi minimi garantiti, si sono ridotte retroattivamente le tariffe incentivanti. Anche Lei come altri protagonisti del settore si è chiesto che senso abbia far crescere una filiera per poi affossarla?

Certamente, e la risposta è ovviamente che non ha senso. Avendo l’Italia scarsità di materia prima e un costo del lavoro abbastanza alto, è auspicabile, come dicono tutti i politici peraltro, sviluppare una filiera ad alto valore aggiunto, insomma ad alta tecnologia, come quella dell’efficienza energetica e FER. E’ chiaro che la politica ha sbagliato due volte, prima nel erogare incentivi troppo generosi e temporalmente “a singhiozzo”, e secondo nel smantellarli senza una pianificazione adeguata che permettesse alla filiera di adeguarsi per assorbire il mutato quadro normativo.

On. Gianni Girotto M5S

Sen. Gianni Girotto, M5S

 

Crisi e previsioni al ribasso inducono sempre più proprietari a mettere in vendita i propri impianti fotovoltaici. In controtendenza si registra la fiducia di investitori del settore ad acquistare impianti: nel 2015 varrà ancora la pena investire o si avvicina il momento di (s)vendere?

Per chi volesse speculare, certamente non troverà più nel fotovoltaico una possibilità, per chi invece intende lavorare seriamente le possibilità vi sono ancora. Ovviamente aumenterebbero considerevolmente nel momento in cui la politica italiana desse certezza del diritto e della situazione nel tema specifico delle Rinnovabili per un periodo di tempo sufficentemente lungo per gli investitori per poter pianificare i loro investimenti. Molto dipenderà dal “Green act” attualmente in fase di scrittura, speriamo bene, attendiamo di leggerlo.

 

L’industria solare italiana è fortemente colpita dall’entrata nel mercato di aziende cinesi che hanno fatto crollare i costi del fotovoltaico. Produttori di qualità italiani hanno perso competitività e sempre più posti di lavoro sono a rischio. Ci sono speranze per le imprese italiane per tornare ad essere competitive?

Ci sono, l’Italia è già tra i leader nel settore degli Inverter, dei sistemi di accumulo e del know how sulle smart technologies e la gestione di una grossa quantità di energia proveniente da migliaia di “prosumer”. La settimana scorsa mi hanno invitato, circa mille operatori di tali settori, ad aprire il loro convegno annuale, questo è il video che vi potrebbe dare ulteriori informazioni.

 

Il problema non è la Cina ma la politica energetica italiana che non ha creduto nella cosiddetta transizione e ancora oggi tentenna: si vogliono ridurre le emissioni di CO2 ma vengono ridotti i sostegni alle rinnovabili, si parla di sensibilizzazione alle rinnovabili ma viene spesso criticata la componente A3 in bolletta. Sulle base di tali premesse, quale ruolo avranno le rinnovabili in 10 anni?

A livello mondiale un ruolo enorme! Lo dimostrano anche le dichiarazioni ufficiali di HSBC, Citibank, Deutsche Bank e Abu Dhabi National Bank. A livello Europeo la situazione è ancora molto incerta, visto che le politiche addottate sinora sono piuttosto “strabiche” dal momento che da un lato contemplano e incentivano le Rinnovabili, dall’altro, con la motivazione della “sicurezza” e autonomia energetica, continuano a prevedere fossili e persino nucleare, come dimostrato dal finanziamento alle future centrali inglesi. A livello Italiano, la domanda va posta ovviamente ai Partiti al Governo, ai Partiti che compongono la maggioranza. Per il M5S efficienza energetica e rinnovabili sono una priorità, per i suddetti Partiti lo sono solo a parole.

 

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