I vantaggi della vendita dell’energia a trader

I vantaggi della vendita dell’energia a trader

Stefano Cavriani, socio fondatore e responsabile commerciale di Elettrogreen Power, ci spiega che nei giorni scorsi sono uscite alcune delibere dell’Autorità per l’Energia (AEEG) che cambiano diversi aspetti della gestione a mercato degli impianti a fonti rinnovabili non programmabili (FERNP), in particolare degli impianti fotovoltaici. 

 

Dopo tanti passaggi anche contraddittori (pubblicazione delibere, ricorsi al TAR Lombardia, ricorsi al Consiglio di Stato…), adesso c’è una nuova disciplina definitiva che entrerà in vigore a gennaio 2015. In pratica gli impianti a fonti rinnovabili non programmabili FERNP saranno obbligati a prevedere la propria produzione su base oraria, con un margine di errore dell’8% (in più o in meno) se hanno potenza inferiore a 10 MW e del 31% se hanno potenza superiore a 10 MW (la differenza sta nel fatto che sotto i 10 MW gli impianti si possono “aggregare” tra loro, quindi gli errori possono compensarsi, mentre sopra i 10 MW ogni impianto vive di vita propria).

Sopra la soglia suddetta scattano oneri legati al differenziale di prezzo tra il Mercato Giorno Prima (MGP) e il Mercato Servizi Dispacciamento (MSD).

Però c’è la novità che anche sotto la soglia ci saranno oneri (quindi in pratica la franchigia non sarà più gratuita). Tali oneri dipenderanno dallo sbilanciamento cumulato della zona e dai costi sostenuti da Terna (Gestore di Rete) per rimediare a questi sbilanciamenti.

Il costo complessivo verrà “spalmato” tra tutti i produttori che hanno sbilanciato (ognuno con un diverso quantitativo di MWh) entro le soglie (sopra le soglie, come detto, ognuno paga per sé). In pratica possiamo aspettarci oneri di qualche Euro/MWh sulla produzione media (ovviamente chi sta peggio saranno i grandi impianti eolici).

Per un impianto fotovoltaico da 1 MW significa alcune migliaia di Euro all’anno di costi.

Altre novità sul dispacciamento
Ci sono poi altre questioni più o meno impattanti (accorpamento macro-zone, prezzi zonali Sicilia…) che possono influire sui prezzi degli impianti FV.

Pagamento parziale da parte del GSE
Infine segnalo che in base alla nuova Legge 91/2014 il GSE pagherà solo il 90% dell’energia prodotta dai FV (sulla base di una dato stimato), per poi conguagliare a metà dell’anno successivo l’energia mancante.

 

Vantaggi vendita energia a trader

Per tutti questi motivi la vendita sul mercato libero diventa molto competitiva, visto che presenta i seguenti vantaggi:

  • Costi di gestione azzerati;
  • Oneri di sbilanciamento azzerati (aspetto ancora più significativo alla luce della nuova delibera 522/2014 che abbassa la “franchigia” all’8% e introduce oneri anche all’interno della stessa “franchigia” – che infatti ormai viene definita “banda”);
  • Pagamenti più rapidi (30 giorni data fattura anziché 60);
  • Possibilità di scegliere subito o più avanti di fissare il prezzo (opzione che il GSE non offre e che consente di securizzare i ricavi e/o cogliere opportunità sulla volatilità dei forward).

Ringraziamo come sempre Stefano Cavriani per la sua precisione e consigliamo la lettura dell’intervista che ci ha rilasciato quest’estate: “Un’alternativa competitiva al Ritiro Dedicato del GSE”.

Foto copertina: jaroslava V/shutterstock

https://it.blog.milkthesun.com/interviste-e-speciali/oneri-sbilanciamento-fotovoltaico