Acquistare impianti fotovoltaici in funzione: boom nel 2017

Acquistare impianti fotovoltaici in funzione: boom nel 2017

Secondo molti osservatori il 2017 ha segnato un vero e proprio boom del mercato secondario del fotovoltaico in Italia. Non solo le grandi utility si sono scambiate MW di potenza fotovoltaica ma oggigiorno ogni fascia di impianto è oggetto di interesse: da piccoli impianti sotto i 100 kWp a grandi impianti presi d’assedio da fondi e investitori locali. Perché acquistare impianti fotovoltaici in funzione?

 

Dopo le grandi acquisizioni degli scorsi anni, in attesa della ripresa delle nuove installazioni in market parity, l’attenzione di molti operatori del fotovoltaico è ora rivolta alla fascia medio-piccola (100 kWp – 1 MW) per espandere il proprio portfolio. Proprietari di impianti fotovoltaici segnalano sempre più frequenti chiamate per valutare l’interesse a una cosiddetta LOI (dall’inglese Letter Of Intent, ovvero un’offerta non vincolante) da parte di investitori, fondi di investimento o procacciatori di affari.

 

Le ragioni del boom

Nel corso del 2017 la compravendita e/o l’interesse a investire nel mercato fotovoltaico di impianti in funzione ha subito una forte impennata soprattutto nelle piccola-media fascia. Le ragioni sono le più diverse:

  • Maggiore volatilità dei piccoli/medi impianti
  • Opportunità di acquistare impianti in sotto-rendimento per interventi di revamping
  • Processi di compravendita impianti standardizzati ed esperienza nel secondario
  • Condizioni di finanziamento (ancora) favorevoli o migliorative rispetto alle vecchie linee di credito
  • Liquidità nel mercato dalla precedente cessione di impianti fotovoltaici
  • Interesse delle proprietà a liquidare gli impianti fotovoltaici per investimenti in altri settori chiave

 

Chi investe in impianti in funzione in Italia

Nel panorama italiano sono riconoscibili tre principali figure di investitori di impianti in funzione:

  • Operatori di settore (p.e. aziende O&M, studi commercialisti) con esperienza diretta nella realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici. I criteri di investimento sono solitamente dai 100 kWp al MW in macroregioni, senza particolare differenza tra impianti a tetto e terra. Le trattative si contraddistinguono per l’esperienza diretta dell’investitore, tuttavia essendo investimenti aziendali privati le trattative sono più serrate sul prezzo: nonostante la maggiore attenzione ai numeri, la solidità della controparte e la rapidità nella due diligence costituiscono in certi casi un forte vantaggio.
  • Fondi di investimento italiani ed esteri. La categoria probabilmente più osannata si differenzia dalle altre per la propensione a impianti a terra. La “speranza” di trovare un fondo in grado di pagare a un prezzo maggiore il proprio impianto si scontra spesso con la dura realtà di fondi subordinati all’effettiva disponibilità del istituto finanziatore e dalla presenza di advisor e mediatori. Se da un lato l’emissione della LOI ha spesso riscontro positivo, la presenza di incaricati alla gestione delle due diligence (p.e. attraverso studi legali, partner tecnici o advisor) allungano la complessità e i tempi delle fasi successive.
  • Private equity. Attratti dalla rendita di impianti fotovoltaici, investitori con un piccolo tesoretto vedono nei piccoli-medi impianti un interessante opzione di investimento. I criteri si rivolgono principalmente a impianti di potenza 50-300 kWp sull’intero territorio. Nonostante la limitata conoscenza tecnica di un impianto fotovoltaico, la capacità finanziaria quasi immediata trova esiti di trattative nel breve termine.

 

Come acquistare impianti fotovoltaici nel 2018?

  • Milk the Sun. Dal 2012 Milk the Sun è il più grande mercato online di impianti fotovoltaici in funzione. Sulla piattaforma è possibile consultare i dati tecnici ed economici degli asset in vendita per una prima valutazione. Se l’impianto rientra nei criteri di investimento, si crea il contatto diretto con la proprietà per l’avvio della trattativa.

Consulta gli impianti in vendita

  • Mediatori. Mediatori utilizzano il proprio network di contatti per commercializzare impianti fotovoltaici, spesso sulla base di una propria provvigione in base al prezzo. Per evitare raggiri o perdite di tempo consigliamo di richiedere fin da subito referenze e il mandato firmato dal proprio cliente.
  • Networking. La compravendita di impianti fotovoltaici all’interno del proprio network, sia esso nel salotto delle grandi utility o all’interno della propria rete di contatti è la pratica più diffusa, la propria efficacia si misura nella durata per trovare un acquirente interessato.
  • Aste fallimentari. Acquistare impianti fotovoltaici attraverso procedure fallimentari è un fenomeno in crescita. La probabilità di acquisire un impianto fotovoltaico a minor prezzo si scontra con le difficoltà di organizzare sopralluoghi e coordinare le attività di due diligence con il curatore fallimentare.

 

Foto copertina: shutterstock//Denphumi