Il mercato del solare si stabilizza e la grid parity si avvicina

Con la caduta dei prezzi dei moduli a livello globale e la Cina come prima produttrice, la grid parity sarà una realtà già nei prossimi anni, lo prevede uno studio del Navigant Research.

Tra soli sette anni, il prezzo al dettaglio dell’elettricità da fonte rinnovabile diventerà ovunque competitivo e potremo rinunciare del tutto agli incentivi. Secondo l’istituto di ricerca statunitense Navigant Research la capacità fotovoltaica entro il 2020 verrà più che raddoppiata, raggiungendo i 70 GW di potenza installata. La regione che si aggiudicherà il primato delle installazioni sarà quella dell’Asia-Pacifico, con in testa la Cina che sarà in testa anche per lo stato di buona salute in cui vertono le aziende produttrici di moduli.

Si prevede che, dopo quest’ultimo periodo di scossoni per il settore, entro il 2014 i prezzi dei moduli si saranno stabilizzati, e che dal 2015, insieme con la crescita delle installazioni di grandi dimensioni, scenderanno notevolmente, con grande vantaggio non solo per i piccoli produttori, ma anche per i grandi investitori.

Sempre secondo lo studio la crescita del fotovoltaico interesserà meggiormente gli impianti di grandi dimensioni (>1MW). Già nel 2014 gli impianti inferiori a 1 MW saranno circa la metà di tutti i nuovi impianti installati, entro il 2020 i grandi impianti rappresenteranno più della metà del mercato. Se per quella data poi, come riportato da Enel, il costo dell’energia elettrica da fonte fotovol taica sarà scesa del 66%, il business del solare e specialmente quello dei grandi parchi fotovoltaici diverrà ancora più interessante per i grandi player del settore energetico.

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