Come calcolare il valore del tuo impianto con lo spalma incentivi

calcolareLo spalma incentivi è diventato legge L. 116/2014. Tutti i proprietari degli impianti fotovoltaici >200 kWp entro il 30 novembre 2014 dovranno comunicare al GSE quale opzione di rimodulazione degli incentivi è più adatta al proprio impianto. Ma come decidersi? Vi presentiamo il simulatore spalma incentivi che vi aiuterà a capire come massimizzare i flussi di cassa e il valore dell’impianto alla luce delle tre opzioni di rimodulazione dello spalma incentivi. Lo spalma incentivi prevede queste tre opzioni di rimodulazione degli incentivi:

1) Gli incentivi vengono spalmati a 24 anni e ricalcolati in base alle percentuali seguenti, così come indicate nell’allegato 2 del testo del decreto:
– 12 anni residui > riduzione incentivo pari al 25%
– 13 anni residui > riduzione incentivo pari al 24%
– 14 anni residui > riduzione incentivo pari al 22%
– 15 anni residui > riduzione incentivo pari al 21%
– 16 anni residui > riduzione incentivo pari al 20%
– 17 anni residui > riduzione incentivo pari al 19%
– 18 anni residui > riduzione incentivo pari al 18%
– oltre 19 anni residui > riduzione incentivo pari al 17%

2) l’incentivo è erogato in 20 anni e rimodulato secondo modalità da individuare entro il 1° ottobre 2014 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico

3) Gli incentivi vengono ridotti per scaglioni di potenza dell’impianto lasciando immutato a 20 anni il periodo di erogazione degli incentivi:

a. Per gli impianti tra i 200 e 500 kWp la riduzione è del 6%
b. Per gli impianti tra i 500 e 900 kWp la riduzione è del 7%
c. Per gli impianti superiori a 900 kWp la riduzione è del 8%

La Future Energy ci aiuta a calcolare la rimodulazione degli incentivi grazie al Simulatore spalma incentivi.

Questo calcolatore è molto semplice. Sarà sufficiente inserire alcuni dati sull’impianto fotovoltaico: per es. comune, tipo di impianto, Conto Energia, potenza impianto, tariffa GSE, dati sul finanziamento, per ottenere un risultato che vi aiuterà a capire quale delle tre opzioni potrà permettervi di massimizzare i flussi di cassa e il valore dell’impianto alla luce dello spalma incentivi.

Per esempio nel caso di un impianto in Puglia da 499 kWp con tariffa GSE 34,6 cent€/kWp e finanziato il Simulatore propone la seguente analisi:

1) L’OPZIONE A prevede una rimodulazione degli incentivi da 20 a 24 anni, variabile a seconda del periodo residuo.

Nel tuo caso specifico sarà applicata una riduzione pari al 21%

L’incentivo medio annuo sarà circa 19.835.500 Euro con una riduzione di circa 5.272.700 Euro rispetto all’attuale.

Dalle informazioni che ci hai fornito, selezionando questa opzione, detratti i costi annui di gestione e le rate del finanziamento, i ricavi medi annui dell’impianto ammonteranno a 19.813.200 Euro.

Ti ricordiamo che le nuove disposizioni contenute nella Lg. 116/2014 prevedono comunque il riconoscimento degli incentivi in 12 quote mensili di uguale valore pari al 90% della produzione media stimata, ovvero circa 1.487.663 Euro. La differenza verrà compensata entro il 30 giugno dell’anno successivo.

2) L’OPZIONE B prevede una rimodulazione degli incentivi variabile su due periodi.

Le modalità per l’applicazione di questa opzione non sono ancora state definite. Il Ministero dello Sviluppo Economico avrà tempo fino al 1 ottobre 2014 per comunicare queste modalità.

Appena saranno rese note potrai valutare questa opzione con il nostro simulatore.

3) L’OPZIONE C prevede un taglio percentuale fisso degli incentivi mantenendo il periodo di 20 anni.

Nel tuo caso specifico sarà applicata una riduzione pari al 6%

L’incentivo medio annuo sarà circa 23.601.700 Euro con una riduzione di circa 1.506.500 Euro rispetto all’attuale.

Dalle informazioni che ci hai fornito, selezionando questa opzione, detratti i costi annui di gestione e le rate del finanziamento, i ricavi medi annui dell’impianto ammonteranno a 23.579.400 Euro al lordo delle imposte.

Ti ricordiamo che le nuove disposizioni contenute nella Lg. 116/2014 prevedono comunque il riconoscimento degli incentivi in 12 quote mensili di uguale valore pari al 90% della produzione media stimata, ovvero circa 1.770.128 Euro. La differenza verrà compensata entro il 30 giugno dell’anno successivo.