Chiesa e impianti fotovoltaici: storia di un binomio curioso

Chiesa e impianti fotovoltaici: storia di un binomio curioso

Chiese e impianti fotovoltaici: da Chicago all’Austria, dalla parrocchia di San Lazzaro alla Sala Paolo VI in Vaticano, dall’Austria al Medio Oriente, anche i luoghi di culto si sono convertiti alle rinnovabili. Un segnale di sensibilizzazione ambientale, spirito di iniziativa e abilità imprenditoriale, non solo.

 

Le rinnovabili sono (o dovrebbero essere) un trend per investitori istituzionali, aziende e privati. Da tempo anche diverse istituzioni religiose hanno un ruolo di prim’ordine negli investimenti e promozione delle rinnovabili. Storia di un binomio curioso.

 

La Chiesa e impianti fotovoltaici: un “buon esempio”

Nell’enciclica «Laudato si’» del giugno 2015 la Chiesa ha siglato una rivoluzione verde iniziata ai tempi di Giovanni Paolo II, proseguita prima con Benedetto XVI e oggigiorno con Papa Francesco. Un impegno della Chiesa negli investimenti rinnovabili può essere visto sotto tre aspetti: sensibilizzazione ambientale, spirito imprenditoriale e immagine.

Ogni impegno in favore delle rinnovabili e dell’ambiente è un passo verso la transizione energetica; siano imprenditori, fondi di investimento istituzionali o parrocchie a realizzare impianti fotovoltaici o eolici è sicuramente un buon, concreto e sostenibile esempio per i cittadini e i propri credenti.

In parallelo lo spirito imprenditoriale dei parroci e comunità che credono in un futuro sostenibile dimostra come a livello locale e centrale sia redditizio investire nelle rinnovabili. Le soluzioni adottate per la raccolta di capitali, l’approvazione di linee di credito, il coinvolgimento di aziende nella realizzazione di impianti fotovoltaici su luoghi di culto permette oltre alla già accennata sensibilizzazione ambientale anche una piazza dove condividere soluzioni per proseguire nella transizione energetica. In Italia per esempio, nel Comune di Sustinente (Mantova), sette parrocchie in collaborazione con l’architetto Giorgio Gabrieli hanno realizzato un impianto integrato da 1,2 MW in grado generare energia pulita e ricavare il reddito necessario per una riqualificazione energetica degli edifici.

Chiesa impianti fotovoltaici

L’impianto fotovoltaico al Vaticano

A San Lazzaro invece, il parroco è riuscito a dimostrare la sostenibilità finanziaria di un investimento fotovoltaico accordando con una banca locale un mutuo di 15 anni.

Per il Vaticano il discorso è un pò diverso. Il (bellissimo) impianto realizzato a pochi passi sul tetto della Sala Paolo VI, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, era stato donato dall’americana Solarworld. Mentre il progetto di realizzare il più grande impianto fotovoltaico in Europa (100MW) in un’opera di bonifica ambientale alle porte di Roma sembra abbia incontrato scogli autorizzativi, l’impegno del Vaticano verso le rinnovabili ha portato al Premio Solare Italiano nel 2011.

Non ultimo, la sensibilizzazione ambientale della Chiesa nella realizzazione di impianti fotovoltaici ha il merito di contribuire all’immagine della Chiesa, recentemente scalfita da scandali internazionali e inchieste all’interno delle Mura Vaticane

 

“Sharing is caring” made in USA

Negli USA (fino ad oggi, considerato il cambio di Governo) le comunità religiose e non profit hanno la possibilità di accedere a programmi a livello federale o nazionale che favoriscono l’installazione di impianti a fonte rinnovabili. Innovative Power Systems in Roseville, Minnesota, collabora con circa 12 chiese e organizzazioni non-profit locali nello sviluppo di impianti rinnovabili. Il meccanismo è semplice: mentre l’edificio sottostante gode di parte dell’energia prodotta senza venire addebitato del costo dell’installazione, l’installatore può accedere ai benefici fiscali e a parte dei ricavi dall’energia prodotta.

In alternativa, molte comunità si sono organizzate in “crowd-funding” per condividere i costi e guadagni di un impianto solare. Si stima che la presenza di impianti fotovoltaici su tetti di edifici religiosi e non profit abbia raggiunto uno dei tassi più alti a livello globale.