Riciclo moduli fotovoltaici – la seconda vita dei pannelli cradle to cradle

Riciclo moduli fotovoltaici – la seconda vita dei pannelli cradle to cradle

Come vengono riciclati i pannelli fotovoltaici? Grazie allo sviluppo di tecnologie combinate con la certificazione “cradle to cradle”, il riciclo moduli fotovoltaici sarà possibile in soli tre passaggi, nel rispetto delle condizioni lavorative e ambientali dove è stato creato il prodotto.

 

Generare energia pulita e sostenibile è l’aspetto più virtuoso nell’economia del fotovoltaico. Ma cosa succede ai moduli fotovoltaici in disuso? E’ possibile reinserirli nel mercato attraverso un opportuno riciclo dei materiali?

A seguito dell’attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. RAEE) è previsto un tasso di riciclaggio di almeno l’80 per cento. Le attuali tecniche di riciclo potrebbero contribuire a raggiungere tale quota, soprattutto per quanto riguarda lo sbriciolamento dei moduli fotovoltaici e la divisione dei materiali quali vetro, metallo e silicio. Tuttavia, negli attuali processi di riciclo si perdono preziose componenti tecnologiche a fronte di un notevole di dispendio energetico.

 

Come possono essere riciclati i moduli fotovoltaici in modo efficiente?

La soluzione tecnologica è in fase di sviluppo presso l’istituto di tecnologia di Mittelhessen, sotto la guida di professori nei settori dell’energia e tecnologia ambientale in cooperazione con aziende specializzate in nanotecnologia e fotonica.

Il progetto prevede lo sviluppo di una catena di recupero dei materiali volta alla conservazione delle funzionalità delle componenti, evitando il costoso processo energivoro di disintegrazione dei materiali. L’acronimo C2C “Cradle-to-Cradle” è uno standard che esamina l’impatto del prodotto nel suo complesso, non solo nell’eco-sostenibilità dei materiali, ma il rispetto delle condizioni etico-lavorative degli operatori durante ciclo di produzione e un riciclo eco-sostenibile dei materiali a fine vita.

 

Le tre fasi del riciclo moduli fotovoltaici sostenibile

 Gli autori del progetto stanno sviluppando metodi innovativi che consentano di mantenere le funzionalità delle componenti utilizzate nei moduli fotovoltaici.  Ulteriore obiettivo è l’applicazione della tecnologia alle diverse tipologie di pannelli presenti sul mercato.

La catena di processo prevede tre fasi. La prima analisi è volta a stabilire se un modulo è parzialmente riutilizzabile, o adatto solo per un riciclaggio delle materie prime. Questo passaggio è poi seguita da una separazione meccanica del pannello fotovoltaico per procedere, nella terza e ultima fase, al riutilizzo delle celle per creare “nuovi moduli di Second Life”. Il resto delle componenti (vetro, silicio rotto, infissi in alluminio e metalli di valore) viene riciclato chimicamente nel mercato esistente.

 

Certificazione “Cradle to cradle” per pannelli fotovoltaici

I principi della certificazione ambiscono ad utilizzare materiali e componenti sicuri sia per l’uomo che li ha prodotti sia per l’ambiente, in modo da assicurare un riciclo e reintegro completo dei materiali utilizzati. Inoltre viene sottolineata la l’importanza di rispettare le condizioni lavorative e ambientali dove è stato creato il prodotto, così come l’utilizzo di energie rinnovabili e risparmio dell’acqua.

 

Fonte: TH Mittelhessen

Crediti copertina: la-forza-deztino/shutterstock