Quanto vale il mio impianto fv allo stato attuale?

Quanto vale il mio impianto fv allo stato attuale?

In generale, si può ritenere che la condizione di un impianto fv determini anche il suo valore. Questo vale soprattutto quando la valutazione viene effettuata dal punto di vista del titolare dell’impianto o dell’investitore. Diversamente, un rappresentante degli interessi pubblici valuterà lo stato di un impianto fv, ad esempio, sulla base del rispetto dei requisiti di legge in materia di edilizia e dell’osservanza delle norme antinfortunistiche; la compagnia di assicurazione invece sulla base dell’adempimento degli obblighi del contratto di assicurazione. In questo articolo ci concentreremo esclusivamente sul punto di vista del titolare dell’impianto fotovoltaico e dei potenziali investitori.

Criteri di valutazione della condizione di un impianto fv

La condizione di un impianto fv può essere valutata in base a tre criteri: analisi visiva, dati di produzione ed esito del controllo dei danni non visibili.

Come spesso accade nella vita, l’aspetto dell’impianto incide molto sulla prima impressione. Un impianto fotovoltaico sporco, ad esempio su edifici agricoli o industriali, dà l’impressione emotiva che non sia efficiente, a prescindere da quanto bene sia stato costruito, poiché ci si può comunque attendere rilevanti perdite di rendimento.

Anche le condizioni delle componenti, come l’installazione dei moduli, i danni ai moduli e ai connettori sui collegamenti dei cavi, lo stato del cablaggio e degli inverter, sono altrettanto visibili ad occhio nudo ed incidono sulla prima valutazione dell’impianto.

Un indicatore importante da non trascurare è la completezza della documentazione, in forma cartacea o in sistemi di archiviazione online. Documenti importanti, come contratti, permessi, comunicazioni al Gestore di rete e al GSE, garanzie, numeri di serie dei moduli, protocolli di collaudo e manutenzione, fatture, perizie, sono elementi importanti per la gestione di un impianto fotovoltaico.

Il “momento della verità” nella valutazione della condizione dell’impianto arriva, tuttavia, quando si analizzano i dati di produzione, effettuando un confronto tra il previsto e i kWh effettivamente prodotti in un determinato periodo di tempo. Il valore “target” deriva da simulazioni di pianificazione o perizie preparate durante la costruzione o l’acquisizione dell’impianto fv. Qui viene determinato un rendimento medio annuo (rendimento specifico), utilizzando valori di irraggiamento a lungo termine specifici del sito e parametri come orientamento, inclinazione, tipo di modulo. Se il valore “effettivo”, cioè la produzione effettiva, rientra nell’intervallo del valore “target” o lo supera, il titolare dell’impianto può ritenersi soddisfatto. Tuttavia, vale la pena di dare un’occhiata più da vicino anche in questo caso. Per verificare che l’impianto fornisca effettivamente le migliori prestazioni possibili, bisognerebbe inserire nel valore “target” i dati meteorologici reali del luogo e fare un confronto con impianti simili nelle vicinanze. Questo perché un impianto fv che nell’ultimo anno ha prodotto solo all’interno della media a lungo termine, nonostante l’irraggiamento superiore alla media verificatosi, ha prestazioni in realtà inferiori alle aspettative.

Per evitare spiacevoli sorprese in futuro, è bene non soffermarsi ad un controllo visivo. A fronte di una riduzione sensibile del rendimento, ci sono strumenti, come l’ispezione termografica, che permettono di identificare velocemente le zone danneggiate dell’impianto e mettere in atto contromisure a tutela dell’investimento.

Requisiti per il buon funzionamento di un impianto fv

La qualità dell’impianto fotovoltaico inizia dalla costruzione. La scelta ed il posizionamento delle componenti e la corretta realizzazione, uniti ad un collaudo professionale dell’impianto, pongono le basi per un investimento redditizio. Contratti chiari, registrazioni catastali corrette e una documentazione completa sono un must have per ogni investimento nel fotovoltaico.

Il monitoraggio dei rendimenti in un sistema di confronto con pianificazione a lungo termine assicura il rilevamento precoce degli errori e consente di adottare misure correttive. L’individuazione di errori e la loro correzione tempestiva impediscono, infatti, che si verifichino importanti perdite di rendimento e che i piccoli malfunzionamenti si trasformino in grandi problemi.

L’ispezione in loco, almeno una volta all’anno, e la regolare manutenzione dell’impianto garantiscono l’individuazione e correzione non solo delle carenze relative al rendimento, ma anche di quelle relative alla sicurezza, non rilevabili attraverso il solo monitoraggio. Ogni gestore deve essere consapevole del fatto che le carenze rilevanti ai fini del rendimento sono fastidiose perché si perde denaro, ma le carenze rilevanti ai fini della sicurezza possono, in determinate circostanze, essere ben più importanti, perché comportano rischi per la vita e l’incolumità fisica, dei quali il titolare dell’impianto è pienamente responsabile.

Quanto vale il mio impianto fv?

Nella valutazione degli impianti fv si assumono tre valori, che possono variare notevolmente durante l’esercizio dell’impianto. Si tratta del valore reale/intrinseco, del valore contabile e del valore reddituale.

Il valore reale/intrinseco di un impianto fv riflette il valore delle componenti installate. In pratica, questo gioca un ruolo piuttosto secondario. Tale valore è importante solo per la determinazione della somma assicurata, in quanto riflette il prezzo al quale un impianto fv deve essere sostituito in caso di danno. Dato che negli ultimi anni i prezzi delle componenti come moduli e inverter hanno subito un forte calo, ha senso determinare regolarmente il valore materiale dell’impianto fv e comunicarlo alla compagnia di assicurazione. Un prezzo di sostituzione più basso può ridurre notevolmente i premi.

Di maggiore importanza è il valore contabile dell’impianto fotovoltaico. Questo è il valore a cui è iscritto a bilancio. Risulta dai costi di acquisizione esposti in bilancio al netto degli ammortamenti. In caso di ammortamento a quote costanti, il valore contabile dell’impianto fv viene ridotto, nel periodo di ammortamento di 20 anni, a quote costanti, come suggerisce il nome. Ciò significa che, dopo 10 anni, l’impianto vale solo la metà del prezzo di acquisto ai fini contabili. Se il titolare dell’impianto fv ha deciso di effettuare un ammortamento speciale per motivi fiscali, nei primi anni il valore contabile si ridurrà in modo significativo. In caso di vendita, occorre prestare attenzione all’utile contabile generato dalla differenza tra il ricavato della vendita e il valore contabile del bene, su cui può sorgere, in determinate circostanze, un onere fiscale supplementare. In questo caso, è consigliabile consultare un esperto fiscale prima della vendita.

Infine, il valore effettivo di un impianto fv si riflette nel valore reddituale capitalizzato. Questo valore descrive quali eccedenze (entrate meno uscite) vengono generate nel corso della durata residua. Le eccedenze nette sono attualizzate utilizzando un fattore di attualizzazione.

La parte di guadagno è difficilmente influenzabile, in quanto risulta dalla remunerazione del GSE (€-Cent/kWh), dalla dimensione dell’impianto (in kWp) e dal rendimento specifico (in kWh/kWp):

Rendimento annuo in € = dimensione dell’impianto (KWp) x tariffa incentivante (€ cent/KWh) x rendimento specifico (KWh/KWp)

Il rendimento specifico viene determinato sulla base di una media a lungo termine dei dati meteorologici. Tuttavia, il rendimento effettivo può variare a seconda dell’anno. Inoltre, i moduli sono soggetti ad un continuo decadimento (perdita di rendimento), che può ammontare in media a 0,5 – 2 % all’anno. In effetti, il titolare dell’impianto può influenzare il margine di guadagno solo attraverso la pulizia, la manutenzione regolare dell’impianto fv e l’ottimizzazione della cessione dell’energia.

Al contrario, la parte delle spese di un impianto fv può essere influenzata fortemente dal gestore. Tra le spese tipiche vi sono i costi di locazione, che di solito ricadono sulle entrate per l’intera durata dell’impianto. Anche per quanto riguarda il consumo di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico c’è poco spazio per l’ottimizzazione. D’altro canto, i costi assicurativi, i costi per la gestione tecnica (monitoraggio, manutenzione, ispezione e pulizia) e i costi per la gestione amministrativa (contabilità, tasse, costi di chiusura di fine anno) offrono sempre opportunità di ottimizzazione e quindi di aumento delle eccedenze. A fronte di eccedenze più elevate anche il valore dell’impianto fv aumenta.

Tuttavia, sbaglia chi crede che risparmiare consapevolmente sui costi di gestione, rinunciando ai necessari lavori di manutenzione e riparazione, comporti automaticamente un aumento del valore dell’impianto, date le maggiori eccedenze temporanee. Le spese per la rimozione di un arretrato di riparazione e manutenzione vengono comunque sempre detratte dal valore dell’impianto fv.

Per determinare il fair value di un impianto fv, si sommano le rispettive eccedenze annuali attualizzate fino alla fine del periodo di incentivazione. Il tasso di attualizzazione si basa su un possibile tasso di interesse di reinvestimento, per un investimento comparabile.

Ulteriori eccedenze possono essere valutate dopo il termine del periodo di incentivazione, se esiste una prospettiva analoga circa i ricavi e i costi futuri, e quindi la possibilità di fare una previsione sul rendimento futuro.

Conclusione

Il valore di un impianto fv si calcola, prendendo in considerazione: il valore reddituale capitalizzato sulla base delle eccedenze attualizzate previste fino alla fine del periodo di incentivazione; le aspettative future relative alle eccedenze dopo il termine di incentivazione; le condizioni tecniche dell’impianto, che ne influenzano il rendimento.

Per ottenere un’indicazione del valore di un impianto fv, Milk the Sun mette a disposizione il calcolatore del valore netto, uno strumento gratuito e di facile utilizzo, che consente di calcolare ad una data determinata il valore di mercato dell’impianto fotovoltaico.