Strategia Energetica e rinnovabili: critiche al MiSE in Parlamento

Strategia Energetica e rinnovabili: critiche al MiSE in Parlamento

Gianni Girotto, senatore del Movimento 5 Stelle in Parlamento, ha promosso durante due recenti interrogazioni alcune critiche legate ai temi di Strategia Energetica Nazionale (SEN), rincaro delle bollette elettriche e sviluppo delle rinnovabili. Nell’occhio del ciclone i certificati bianchi, le consulenze private incaricate dal MiSE e i Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC). 

 

Gianni Girotto è da tempo uno degli esponenti politici più attivi e devoti alle tematiche di strategia energetica e rinnovabili. Lo scorso 10 e 13 gennaio il Sen. Girotto, con altri esponenti politici, ha interrogato il Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda e il suo Ministero a chiarire alcune delicate questioni. In sintesi si chiede, a fronte degli impegni presi a livello internazionale, di rivedere la politica energetica nazionale nel proprio complesso, ma soprattutto di correggere le recenti normative che limitano e sfavoriscono lo sviluppo delle rinnovabili ed efficienza energetica in Italia.

 

 

Consulenze private sul Piano di Strategia Energetica Nazionale

In primis, nell’interrogazione promossa con l’On. Civati di Possibile, è stato richiesto al Ministro dello Sviluppo Economico di chiarire qualora la redazione del piano di Strategia Energetica Nazionale (SEN) sia stato assegnata o meno alla Boston Consulting Group, come riportato da “Il Fatto Quotidiano” lo scorso 4 gennaio. Il documento sarà presentato al prossimo G7 di Roma, aggiornato secondo gli obiettivi indicati dall’Unione Europea. L’eventuale coinvolgimento di un consulente privato per questo incarico pone due elementi di critica:

  • In periodo di spending review risulterebbe fuori luogo utilizzare risorse pubbliche per incaricare un soggetto privato alla redazione del piano energetico. Viene fatto notare che sono disponibili diversi enti pubblici in grado di redigere tale documento come l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), il GSE o RSE (Ricerca sul Sistema Elettrico). Per tale motivo è stato richiesto al Ministro, qualora sia confermato il coinvolgimento di Boston Consulting Group, di chiarire le motivazioni di tale scelta, i criteri e i relativi costi.
  • In secondo luogo, qualora sia confermato il ruolo di BCG, i Senatori hanno evidenziato il rischio di conflitto di interessi di Francesco Cuccia, ora a carico della Segreteria tecnica del MiSE, proveniente proprio dalla Boston Consulting Group.

 

Riforma bollette elettriche: aumenti per le famiglie

Nell’interrogazione del 13 gennaio viene denunciato come la recente riforma delle tariffe elettriche (Delibera AEEG 782/2016) possa causare l’aumento dei costi energetici dei piccoli consumatori, ovvero delle famiglie a basso reddito. Secondo il Sen. Girotto (citando la nota di Adusbef, Codici, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente e WWF che hanno criticato AEEGsi per pubblicità ingannevole nello spot televisivo sulla riforma), la riforma penalizza scelte volte al risparmio ed efficienza energetica. La riforma elimina il principio di proporzionalità (a maggiori consumi una bolletta più cara, e viceversa),  attribuisce i costi di rete secondo i punti di prelievo (anziché in proporzione ai kWh consumati) e “semplifica” in due scaglioni i consumi annui. Secondo le associazioni di settore, per l’82% delle famiglie la riforma si tramuterà in un aumento della bolletta, mentre risparmieranno coloro che consumano oltre i 2700 kWh/anno. In questa ottica, chi vorrà investire in un impianto fotovoltaico per risparmiare energia?

 

Certificati bianchi risparmio energetico: piccole utenze a secco

Nell’intervento del Sen. Girotto si critica la modalità per calcolare gli interventi di risparmio energetico. Con la riforma si abbandona il principio di confronto con la media di mercato bensì si calcola il risparmio sulla base dei nuovi standard. In questo modo si sfavorisce la sostituzione di tecnologie oggi obsolete con prodotti in grado di risparmiare, in quanto interventi di efficienza energetica incentivabili vanno ora confrontati con la media degli standard disponibili. L’acquisto di un nuovo elettrodomestico ad esempio verrebbe incentivato solo se significativamente più efficiente della media di mercato. Non solo, la riforma dei certificati bianchi in fase di approvazione esclude l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, in contrasto con le disposizioni Comunitarie.

 

Sistemi di Distribuzione Chiusi: il divieto non ha senso

Non ultimo per importanza, durante l’interrogazione parlamentare si è parlato del divieto che colpisce i Sistemi di Distribuzione Chiusi. Secondo la normativa vigente è infatti vietato distribuire l’energia elettrica generata per esempio da un impianto fotovoltaico agli inquilini di uno stabilimento tramite reti private (p.e. il caso di un centro commerciale). Secondo il Sen. Girotto, sull’argomento anche la trasmissione televisiva Report aveva riportato la tematica, questo frena lo sviluppo delle rinnovabili in siti energivori, tutela le utilities distributrici di energia elettrica ed in forte contrasto con le disposizioni UE, le quali richiedono agli Stati Membri di favorire e regolamentare la distribuzione di energia elettrica attraverso reti private.

 

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Foto copertina: Ministero per lo Sviluppo Economico