Sondaggio spalma incentivi: opzione A, B o C?

Sondaggio spalma incentivi: opzione A, B o C?

Tempo di analisi e di tirare le somme su questo spalma incentivi che ha cambiato drasticamente le regole del gioco del mercato fotovoltaico italiano riducendo retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2015 le tariffe incentivanti concesse dal GSE con il Conto Energia. Siete curiosi di sapere qual è stata l’opzione scelta dalla maggior parte dei proprietari degli impianti >200 kWp? Il nostro sondaggio spalma incentivi conferma la presa di posizione di Assorinnovabili. Sulla base di una stima interna di Milk the Sun la scelta della maggior parte dei proprietari è ricaduta sull’opzione C. Circa il 65% degli impianti attualmente pubblicati sul Milk the Sun ha scelto l’opzione C dello spalma incentivi. Il 34% dei proprietari di impianto con potenza superiore ai 200 kWp ha invece optato per l’opzione B, mentre solo l’1% ha optato per l’opzione A.
Vediamo insieme cosa significano questi risultati.

I risultati

In un campione rappresentativo di 30 impianti, l’opzione C risulta l’opzione su cui hanno ripiegato, volontariamente e non, la maggior parte dei proprietari di impianti fotovoltaici italiani. Un risultato sicuramente prevedibile, data la semplicità del calcolo dell’aliquota fissa in confronto alle altre opzioni (riducendo per esempio la tariffa originiaria dell’ 8% per gli impianti > 900 kWp) e l’assenza di un’estensione del periodo incentivante, con il rischio di ulteriori tagli in futuro. Inoltre, molti proprietari si sono visti applicare la terza opzione, non avendo indicato entro il 31 ottobre  2014 quale regime tariffario prescelto. La stessa strada è stata scelta da tutti i proprietari di impianti che hanno voluto presentare ricorso al Tar contro la manovra spalma incentivi (Assorinnovabili ha depositato il ricorso vs. spalma-incentivi), grazie al sostegno di Assorinnovabili. Volontariamente e non, molti utenti hanno quindi optato per tale opzione che viene “premiata” per semplicità ed una maggiore sicurezza percepita.

L’opzione B, con il 34% degli aderenti si presenta come la seconda opzione più scelta. Nonostante i dubbi e le incertezze in merito al calcolo della nuova tariffa incentivante, come spiegato nell’articolo Opzione B: calcolo e verità nascoste, molti proprietari hanno preferito la spalmatura in diverse fasi del periodo incentivante, pur mantenendo in 20 anni il periodo di erogazione della tariffa.

Nel sondaggio spalma incentivi, prevedibile è stata la sconfitta dell’opzione A. Solo l’1% ha infatti optato per il regime tariffario che a fronte di un aliquota fissa in base agli anni residui, un estensione del periodo di incentivazione a 24 anni complessivi. I pochi proprietari di questi impianti confidano in una giustizia europea e non temono future rimodulazioni della tariffa. “Oltre al danno, la beffa” hanno pensato invece gli altri proprietari valutando il regime tariffario A, optando in larga misura per le altre due opzioni.

La fiducia nei confronti di questo mercato ormai è ai minimi storici. Il timore più diffuso è quello di vedersi ridurre nuovamente le tariffe incentivanti. Staremo a vedere.

Sondaggio spalma incentivi

Partecipa anche tu al nostro sondaggio, quale opzione dello spalma incentivi hai scelto per il tuo impianto?  A, B o C? Clicca subito su “start”!