La UE (ri)pensa al nucleare: quali (assurdi) motivi?

La UE (ri)pensa al nucleare: quali (assurdi) motivi?

Passi indietro nel processo di transizione energetica. Secondo Spiegel Online la Commissione Europea sta pensando ad un ritorno all’energia nucleare: i motivi? Secondo gli esperti sono principalmente due: indipendenza dal gas russo e minore impatto ambientale in CO2. Motivi plausibili o assurdi? 

 

Sulla carta la transizione energetica dovrebbe significare un’uscita dall’energia nucleare. Paesi come la Germania si sono impegnati a chiudere l’ultima centrale nucleare entro il 2022, in favore di un maggiore utilizzo delle rinnovabili. Al contrario, secondo Spiegel Online, la Commissione Europea vorrebbe favorire la cooperazione tra i 28 Paesi Membri nella ricerca, sviluppo e messa in opera di nuovi reattori a “ridotto” impatto ambientale.

Il documento è da tracciarsi all’interno del nuova strategia energetica, al momento oggetto di discussione tra i commissari europei. Secondo il documento, l’obiettivo è proteggere la tecnologia nucleare europea.

 

Ancora il nucleare: quali i motivi?

Il portavoce della Commissione Europea ha smentito Spiegel Online sottolineando la natura tecnica del documento invece che rappresentare la strategia dell’Unione in materia di politica energetica. L’Unione Europea ha infatti inviato il documento agli Stati Membri per definire un programma di ricerca.

Secondo gli analisti l’intenzione dell’Unione è duplice:

  • limitare la dipendenza estera (principalmente gas russo)
  • attuare strategie per ridurre le emissioni di CO2 (anche alla luce dei recenti impegni COP21)

Motivi di per sé plausibili ma assurdi, poiché escludono sia il ruolo delle rinnovabili sia l'(in)sicurezza di centrali atomiche. La premessa di investire nello sviluppo di mini centrali nucleari sicure è un controsenso per organizzazioni e forze politiche ambientali. Secondo Bram Claeys, responsabile europeo di Greenpeace, “’idea che i fondi pubblici debbano essere usati per sostenere la ricerca nucleare in Europa è una negazione della realtà: il nucleare è una tecnologia fallita e rappresenta una pericolosa perdita di tempo e di soldi nella lotta contro il cambiamento climatico”.

 

Immagine copertina: Kletr/shutterstock