L’aumento delle istallazioni da fonte rinnovabile ha avuto l’effetto di ridurre il prezzo all’ingrosso dell’energia, riducendo al contempo il valore delle centrali a combustibile fossile, i cui guadagni sono diminuiti a tal punto da mettere in discussione le ragioni di mantenimento di tali impianti. Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), dal 2012 ad oggi ci sono state dismissioni per circa 20 GW, il che ha comportato una riduzione della capacità programmabile disponibile per il sistema elettrico nazionale, ed un conseguente aumento della sua “rischiosità”.