Un nuovo studio dimostra: gli impianti fotovoltaici favoriscono la biodiversità
Uno studio pubblicato di recente dall’Associazione tedesca Neue Energiewirtschaft (BNE) ha esaminato l’influenza degli impianti fotovoltaici a terra sulla biodiversità delle aree occupate. Questione centrale per l’aumento dei progetti solari a terra è rappresentata della compatibilità dei concetti di sicurezza climatica, tutela dell’agricoltura e protezione dell’ambiente. A questo scopo lo studio fa un piccolo passo in avanti, affermando che gli impianti fotovoltaici a terra hanno un effetto positivo sulla biodiversità.
Gli autori dello studio, Rolf Peschel, Tim Peschel, Martine Marchand e Jörg Hauke, hanno perseguito l’obiettivo di dimostrare se e in che misura gli impianti fotovoltaici a terra contribuiscono alla biodiversità floristica e faunistica.
Strumenti utilizzati
Per lo studio è stata valutata la documentazione sulla vegetazione e la fauna di 75 impianti fotovoltaici a terra in 9 stati federali tedeschi. Nella maggior parte dei casi, i documenti utilizzati sono riconducibili alla fase autorizzativa del progetto. Un’approfondita indagine di confronto delle condizioni precedenti e successive all’istallazione degli impianti ha permesso di trarre conclusioni significative. È emerso infatti che gli impianti fotovoltaici hanno un effetto positivo sulla biodiversità e il suo aumento nelle aree occupate, in particolare negli spazi tra le file dei moduli.
Lo studio ha analizzato le caratteristiche della vegetazione e la colonizzazione da parte di diversi gruppi animali dei parchi fotovoltaici, alcuni dei quali sono stati descritti dettagliatamente. Inoltre, vengono presentati anche i risultati di studi comparabili effettuati nel Regno Unito.
Risultati ottenuti
Dopo aver valutato i documenti disponibili, sono emersi i seguenti risultati:
– oltre al contributo alla protezione del clima attraverso la produzione di energia rinnovabile, l’aumento della biodiversità della zona interessata, con conseguente aumento del suo valore, fa valutare più che positivamente la destinazione dei terreni all’istallazione di impianti fv.
– una delle ragioni principali della colonizzazione da parte di diverse specie animali di impianti fotovoltaici a terra è l’utilizzo permanente di un’area estesa e la manutenzione del prato negli spazi tra le file dei moduli, condizione che si contrappone fortemente con lo stato dei terreni utilizzati in agricoltura intensiva o per la produzione di energia da biomassa.
– grazie alla presenza di farfalle, cavallette e uccelli riproduttori, aumenta la biodiversità nell’area interessata e nel paesaggio circostante.
– da evidenziare la differenza di effetto a seconda della distanza, più o meno estesa, tra le file dei moduli. Lo studio ha dimostrato infatti che spazi ampi e soleggiati favoriscono maggiormente l’aumento delle specie e delle densità individuali, in particolare la colonizzazione di insetti, rettili e uccelli riproduttori.
– la valutazione della documentazione ha permesso di individuare anche la differenza tra i piccoli e i grandi impianti e le loro rispettive funzioni. In questo senso, gli impianti più piccoli fungono da “biotopi di pietra” (in tedesco: “Trittsteinbiotope”), capaci di preservare e ripristinare i corridoi di habitat. Gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, invece, possono costituire habitat sufficientemente ampi per la conservazione e lo sviluppo di popolazioni di diverse specie animali, come lucertole e uccelli riproduttori.
– di grande importanza sono gli impianti su aree riqualificate, in quanto contribuiscono ad arrestare il susseguirsi della vegetazione, che porta alla perdita di habitat aperti e soleggiati.
– lo studio segnala infine la necessità di ulteriori ricerche, in particolare di monitoraggio della colonizzazione nella fase successiva alla costruzione degli impianti, che renderebbe ancora più evidente l’importanza dei parchi fotovoltaici per le specie e le densità individuali dei diversi gruppi animali.
Lo studio fornisce inoltre indicazioni sul contenuto e la struttura dei futuri studi di monitoraggio, allo scopo di definire standard minimi uniformi per lo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici.
Secondo il BNE, lo studio dovrebbe proseguire, includendo sempre più parchi nella valutazione.
Lo studio completo può essere scaricato qui.
La nostra conclusione:
I risultati di questo studio, nel dimostrare come i parchi fotovoltaici favoriscano la biodiversità, dovrebbero aiutarci non solo ad aumentare ulteriormente l’accettazione pubblica di questo tipo di produzione di energia rinnovabile e a contrastare le critiche con argomenti convincenti, ma anche a sostenere le discussioni e i negoziati con le autorità preposte alla conservazione dell’ambiente nel processo di approvazione di nuovi parchi. L’elevata accettazione da parte dell’opinione pubblica e il sostegno delle autorità contribuiranno a portare avanti l’ambiziosa e necessaria espansione dell’energia solare.
In generale, segnaliamo quanto sia importante investire in ricerca e sviluppo nell’ambito della sostenibilità ambientale, al fine di raggiungere gli obiettivi al 2030 di decarbonizzazione ed efficienza energetica.