Impianti fotovoltaici: 6 consigli per manutenzione di primavera

Impianti fotovoltaici: 6 consigli per manutenzione di primavera

Danni e sporco possono ridurre considerevolmente la capacità produttiva di un impianto fotovoltaico. Prima dell’inizio del periodo di massimo rendimento energetico è opportuno seguire alcuni consigli per un efficace controllo delle condizioni del proprio impianto, per evitare spiacevoli sorprese a fine estate. Ecco 6 consigli per proprietari e gestori di impianti sulla manutenzione impianti fotovoltaici prima dell’estate.

Secondo Terna, nel recente rapporto sulla domanda di elettricità nel 2014, la produzione energetica da fonti rinnovabili costituisce ben il 43% della produzione elettrica nazionale. Nello specifico, nell’ultimo anno legale, il fotovoltaico ha registrato un aumento del 9,8% rispetto al 2013. Con una potenza fotovoltaica installata di circa 20GW sul territorio nazionale è cruciale che gli impianti installati siano in condizioni ottimali prima dell´inizio della stagione estiva.

In genere, i costi per la manutenzione di un impianto sono minimi considerata l´assenza, per la maggior parte degli impianti, di parti in movimento. Tuttavia, gli impianti fotovoltaici sono vulnerabili. Secondo Carsten König, amministratore delegato dell´associazione dell´energia solare tedesca, “controlli regolari assicurano che un impianto fotovoltaico produca la massima potenza sull´intero ciclo di vita. Ora che le ore di sole aumentano, è il momento giusto per controllare che tutto sia in ordine“.

1. Pulizia dell’impianto

La causa principale di basso rendimento dei moduli è la scarsa pulizia dei pannelli. La regola è una sola: più il pannello è pulito più la resa è maggiore.  In caso di residui, la luce viene bloccata dalle particelle e non viene convertita in energia elettrica. Grazie a rivestimenti antimacchia, polvere e residui quali polline o foglie possono venire rimossi naturlamente durante i giorni di vento e pioggia. Tuttavia, se la pelllicola di sporco si fissa sulla superficie è necessaria un lavaggio professionale. Da notare che impianti vicini ai centri urbani sono maggiormente soggetti a lavaggi periodici a causa del maggiore inquinamento e polveri.

2. Confronto con l’anno scorso e impianti circostanti

Anche lievi danni possono influenzare le prestazioni di un impianto fotovoltaico e quindi la produzione di energia. Per evitare questo è buona prassi confrontare il rendimento rispetto agli anni precedenti (tenendo a mente che una perdita intorno al -0,5% annuo è nella media, causa la perdita di rendimento del silicio).

Un utile termine di paragone è il confronto con i dati degli impianti in provincia per indicare se l’impianto ha un rendimento in media con l’irraggiamento locale o è vittima di anomalie tecniche.

3. Controlli regolari

Per impianti elettrici è prescritto un controllo regolare per garantire la sicurezza elettrica. In particolare vanno periodicamente revisionati cavi, connettori ed allacciamenti.

Un controllo regolare in loco può indicare se alberi o rami possono ombreggiare i pannelli durante il corso di una giornata.

4. Attenzione difetti occulti

Qualora l’impianto fotovoltaico produca poca corrente elettrica anche se non ha subito danni evidenti è spesso necessario consultare un esperto. Con ausili esterni quali termocamere si può verificare se tutti i pannelli funzionano correttamente.

5. Ispezione di uno specialista

Molti impianti installati su tetto non sono facilmente accessibili. Talvolta è troppo rischioso salire su tali superfici per un rapido controllo. Perlomeno, i costi di ispezione e manutenzione da parte di specialisti sono deducibili dalle tasse come spese professionali.

6. Controllo con obbiettivo digitale

E’ caduto un ramo sui moduli? Questo è solitamente visibile a occhio nudo. Altri danni superficiali possono eventualmente esser visibili solo attraverso l’utilizzo di foto ingrandite.