La crescita del fotovoltaico in Africa

La crescita del fotovoltaico in Africa

In quale continente si trovano il più grande deserto al mondo e cinque dei sei paesi con il maggiore grado di irraggiamento al mondo? Ovviamente in Africa. Solo considerando il grado di irraggiamento sarebbe logico pensare che questo continente produca gran parte dell’energia solare generata a livello globale. La realtà è purtroppo ben diversa. Nel 2014 sono solo 1334 i MW…appena l’1% dell’energia solare prodotta al mondo.

 

Fotovoltaico in Africa: prime fasi di sviluppo

Secondo gli economisti e operatori di mercato, sono molti i motivi dietro questa cifra. La diffusa povertà e la mancanza di qualifiche tecniche nella gran parte del continente (in particolare in molti paesi sub-sahariani) sono i principali fattori contro la realizzazione di grandi progetti solari utility. Inoltre, l’instabilità politica (i.e. corruzione, dittature, tensioni politiche, guerre civili…) e la mancanza di infrastrutture e mercati non incoraggiano gli investitori stranieri ad agire in molti Paesi del contintente. Oltre ai rischi di conflitto, l’instabilità politica si traduce inoltre in un’insufficiente affidabilità degli schemi di incentivazione nel lungo termine. 

In virtù di questa opportunità economica ed ecologica, politiche di incentivazione sono state comunque introdotte nella maggior parte dei paesi africani. E fino ad oggi sembrano funzionare. Lo studio IRENA mostra che la produzione di energia solare è aumentata più di dieci volte in cinque anni (da 127 MW nel 2009 a 1334 MW nel 2014). Leader di questa crescita è il Sud Africa, con quasi 780 MW installati negli due ultimi anni, seguono in misura minore gli altri paesi come il Kenya (60 MW nel 2014). Questo è solo l’inizio.

 

Fotovoltaico in Africa: un enorme potenziale per il futuro

Secondo lo stesso studio, la proiezione attuale rivela un volume di energia solare di 55GW nel 2030 (di cui 24GW di produzione decentrata). Con una forte crescita della popolazione nei prossimi decennila modernizzazione del settore e il miglioramento del tenore di vita degli abitanti, la domanda aumenterà rapidamente. Poichè i governi di molti Paesi hanno questa necessità da tenere in considerazione, dovranno essere non solo rafforzati i sistemi di sovvenzione per incrementare le rinnovabili ma anche limitati i fattori di rischio che attualmente condizionano gli investimenti esteri

Attualmente stiamo assistendo ad un processo ancora iniziale di transizione energetica. Anche se il decollo della produzione di energia rinnovabile è indietro rispetto ad altre parti del mondo, l’incredibile potenziale del continente africano dovrebbe essere sfruttato nei prossimi anni.

Algeria, Kenya, Sud Africa, e più recentemente l’Egitto e Ghana sono alcuni dei molti paesi che hanno introdotto uno schema di Conto Energia o modelli PPA, sovvenzionando l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici.

 

Schemi di sovvenzione per la transizione energetica in Africa

Una politica di sovvenzioni ha diversi vantaggi nel mercato africano. Prima di tutto, fornisce una garanzia a lungo termine per la stabilità dei ricavi generati da una centrale solare. Pertanto, investitori locali e stranieri sono incentivati a sviluppare progetti utility con una maggiore sicurezza nel lungo termine. L’elevata esposizione solare in gran parte del continente africano offre un enorme potenziale di produzione di energia elettrica e di conseguenza un alto tasso di redditività, la maggiore affidabilità portata da politiche di sussidio dovrebbe incoraggiare gli investitori a finanziare grandi progetti in Africa.

 

Per maggiori informazioni sul mercato fotovoltaico in Africa, il blog in lingua inglese di Milk the Sun pubblicherà ogni martedì fino a fine dicembre uno speciale sui più importanti mercati fotovoltaici nazionali in Africa. Verrà  fornita un’analisi del mercato fotovoltaico di ciascun paese africano, gli obiettivi fissati dai governi, il progresso fatto finora e i fattori di rischio. Il primo speciale riguarderà l’Egitto.