Crescita del fotovoltaico in Italia nel 2020 e punto della situazione sugli obiettivi al 2030

Crescita del fotovoltaico in Italia nel 2020 e punto della situazione sugli obiettivi al 2030

Nonostante l’inevitabile impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sulle energie rinnovabili a livello globale, la crescita del fotovoltaico in Italia nel 2020 non si è arrestata: c.a. 0,8 GW di nuova potenza è stata infatti installata nel nostro Paese. Tuttavia, se la crescita dovesse proseguire con questo ritmo, non si riuscirebbe a raggiungere il target di 52 GW di capacità fotovoltaica entro il 2030, definito nel PNIEC. Quali sono le previsioni di crescita dei prossimi anni e su quali fronti agire per non mancare gli obiettivi prefissati?

Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), che a fine novembre ha pubblicato il Report “Renewables 2020 – Analysis and forecast 2025”, la crescita del fotovoltaico nel prossimo biennio in Italia sarà verosimilmente guidata dalla generazione distribuita, grazie alla previsione di incentivi fiscali. Anche il Superbonus 110%, introdotto a maggio di quest’anno a favore di impianti fv residenziali realizzati contestualmente ad interventi di efficientamento energetico, contribuirà alla crescita del fotovoltaico nel prossimo periodo.

Lo schema di aste, introdotto nel 2019, dovrebbe poi fare la sua parte nel perseguimento degli obiettivi nazionali al 2030. Se infatti, fino ad ora, i risultati sono stati poco soddisfacenti (su 1000 MW a disposizione, ne sono stati assegnati appena 25) è verosimile che, data l’incertezza sulla domanda futura di energia elettrica e sui prezzi, la partecipazione ai prossimi bandi da parte degli operatori aumenterà.

L’espansione del fotovoltaico, dunque, proseguirà e, secondo IEA, la capacità media annuale aggiuntiva nel periodo 2023-2025 potrà essere di c.a. 4,6 GW.

Per raggiungere il target di 52 GW al 2030, la potenza fotovoltaica attualmente installata in Italia dovrà, però, più che duplicare. Ciò significa che bisognerà installare mediamente 2,8 GW di nuova potenza ogni anno, per non mancare gli obiettivi del PNIEC. Quali sono i fronti su cui agire per raggiungere questo ambizioso obiettivo?

  • Razionalizzazione del processo autorizzativo: l’incertezza sull’esito e sui tempi dell’iter autorizzativo per i nuovi impianti sta frenando la crescita del fotovoltaico in Italia. Da più parti e a più riprese, emerge la necessità di introdurre un limite massimo di durata dei processi autorizzativi e di definire un termine perentorio per il pronunciamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in caso di opposizione della Sovraintendenza in conferenza dei servizi. Specifiche semplificazioni dovrebbero poi essere introdotte per determinati interventi, come ad esempio per l’autorizzazione di progetti su aree industriali da allacciare in media tensione.
  • Promozione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo elettrico collettivo, tramite il pieno recepimento della Direttiva RED II e IEM: le comunità energetiche possono contribuire significativamente al processo di decarbonizzazione. È quanto emerge dallo studio realizzato da Elemens per Legambiente, riportato da QualEnergia.it, secondo cui il contributo delle Energy Community può arrivare a 17,2 GW di nuova capacità rinnovabile già entro il 2030.
  • Sostegno al potenziamento (repowering) e all’ammodernamento (revamping) dei grandi impianti fotovoltaici: secondo stime autorevoli, il parco fotovoltaico utililty scale già in funzione, c.a. 8,5 GW, avrebbe il potenziale per aumentare a ben 15 GW, a seguito di interventi di repowering e revamping.
  • Revisione del Decreto FER 1: considerata la potenza non assegnata nei primi bandi e la previsione dell’ultima procedura nell’autunno del 2021, si auspica una proroga della scadenza, oltre all’inclusione dei progetti agro-fotovoltaici e del repowering tra gli interventi incentivati.
  • Meccanismi di promozione dei Renewable Power Purchase Agreement (PPA), a sostegno dei progetti market parity: supponendo che con il fotovoltaico residenziale, commerciale e industriale si raggiunga annualmente 1 GW di nuova potenza, non si può rinunciare agli impianti utility scale per raggiungere gli obiettivi al 2030. Il tema PPA ricopre un ruolo centrale per lo sviluppo di questi progetti.

In conclusione, anche il settore del fotovoltaico ha dimostrato resilienza in questo anno di crisi generale. Tuttavia, serve un’accelerata significativa per riuscire a centrare il target nazionale al 2030.