Mercato fotovoltaico 2018: driver e proposte per uno sviluppo sostenibile

Mercato fotovoltaico 2018: driver e proposte per uno sviluppo sostenibile

Per molti operatori il 2018 sarà un anno di rinascita per il fotovoltaico, per altri invece un anno di passaggio. Le premesse sono le più diverse: da un lato le opportunità nel mercato del secondario, dall’altro le aspettative di crescita per il mercato primario, non solo in merito alle piccole installazioni ma soprattutto per il crescente interesse alla realizzazione di grandi impianti in market parity. 

 

Dalla fine del Conto Energia, mai le prospettive del mercato fotovoltaico 2018 erano state più rosee: un sistema maturo con strumenti e procedure operative assodate, un progressivo calo del costo delle principali componenti al pari passi di un miglioramento tecnologico, una ripresa economica generale con effetti su un settore strategico come le energie rinnovabili.

Al contempo operatori di settore denunciano che nonostante le buone promesse, molte sono le insidie e i driver necessari per garantire lo sviluppo di un settore dalle enormi potenzialità. Alcuni esempi? Le nuove installazioni nel 2017 sono in crescita, sia nel settore domestico sia nei grandi impianti, ma cosa sarebbe successo a tali stime se non fosse stato allacciato l’impianto da 63MW a Montalto di Castro? Come si pronuncerà l’Agenzia delle Entrate in merito all’applicazione del cd. superammortamento sugli interventi di revamping parziale? Quando sarà approvata una direttiva che permetta finalmente lo scambio di energia in sistemi di distribuzione chiusi (p.e. dell’energia prodotta sul tetto di un condominio o di un centro commerciale)?

 

I driver del mercato fotovoltaico 2018

L’obiettivo della Strategia Energetica Nazionale presentata lo scorso 10 novembre 2017 ambisce all’obiettivo di produrre 72TWh da fonti rinnovabili entro il 2030, a fronte degli attuali 25TWh. Secondo Gianni Silvestrini (Direttore scientifico Kyoto Club e QualEnergia), si dovrebbero “installare entro la fine del prossimo decennio ben 35 nuovi GWuna volta e mezzo la potenza collegata alla rete in Italia dal 2005 ad oggi (nota: incluso il periodo di installazioni avvenuto durante i Conti Energia).

Quali saranno i driver in grado di spingere il fotovoltaico nel 2018?

  • Il superammortamento al 30% per nuove installazioni: La Legge di Bilancio 2017 ha prorogato le scadenze per usufruire del cd. superammortamento all’intero 2018. Il vantaggio fiscale ora ridotto dal 40 al 30% consente a professionisti, enti commerciali e imprese di aumentare il costo fiscalmente riconosciuto di nuovi beni strumentali, tra cui le componenti mobili per la realizzazione di impianti fotovoltaici (p.e. moduli, inverter, componente elettrica, sistemi di fissaggio), per aumentare il valore di ammortamento e ridurre la base imponibile.
  • Il calo dei costi delle componenti. Lo sviluppo tecnologico ha ridotto sensibilmente il costo di installazione di un nuovo impianto fotovoltaico: nel 2012 i pannelli avevano una fascia di costo di 0,70-1,4€/Watt, oggigiorno il range si attesta tra i 0,4 e 0,7€/Watt. Secondo Energy & Strategy Group, nel 2016 l’installazione di un impianto di 3kW si aggira sui 7.000€ e ca. 10.000€ per una centrale solare con sistema di accumulo.  La progressiva riduzione del costo al pari di un miglioramento tecnologico (pannelli con maggiore rendimento) permettono di avvicinare i vantaggi del fotovoltaico anche a famiglie meno abbienti riducendo di pari passo il periodo di rientro dell’investimento.
  • Lo sviluppo della mobilità elettrica. Nelle grandi città e provincie sempre più spesso si vedono auto elettriche o ibride. La combinazione di un impianto fotovoltaico e mobilità sarà un driver fondamentale

Ma tali misure, o per meglio dire trend di mercato, saranno sufficienti a garantire la crescita delle installazioni per raggiungere l’obiettivo di 72TWh entro il 2030? Dura, molto dura.

 

Proposte per uno sviluppo del mercato fotovoltaico 2018

Secondo analisti di settore e associazioni ambientaliste sono necessarie delle misure concrete di promozione e sviluppo delle energie rinnovabili. Un aspetto importante da considerare è la sostenibilità delle stesse misure in grado di promuovere le energie rinnovabili senza addebitare un costo diretto ai cittadini, evitando in particolare meccanismi che attivino investimenti speculativi.

  • Estendere l’applicazione del modello unico semplificato, attualmente valido solo per impianti fotovoltaici con potenza inferiore ai 20 kWp ad installazioni su tetto fino a 1MW o su aree industriali identificate, discariche o cave dismesse.
  • Consentire e promuovere lo sviluppo di sistemi di distribuzione chiusi con notevoli benefici per il sistema:
    • un utilizzo efficiente di edifici condominiali e tetti commerciali
    • la riduzione di sovraccarico della rete promuovendo l’autoconsumo di unità energivore
  • Favorire l’installazione di sistemi di accumulo in modo da promuovere l’autoconsumo domestico.
  • Promuovere interventi di rimozione amianto connessi all’installazione di impianti fotovoltaici, estendendo tali benefici sia alle persone fisiche sia alle aziende o attività.
  • Favorire progetti che integrino aree agricole con installazioni fotovoltaiche su serre o coltivazioni.
  • Eliminare i sussidi alle fonti fossili stimati per il 2016 in 15,2 miliardi di € e trasferire tali risorse per interventi di sviluppo della mobilità elettrica.

https://it.blog.milkthesun.com/investire-nel-fotovoltaico/motivi-installare-impianto-fotovoltaico-2017

Fonte: Nextville